Preparate un brodo vegetale e tenetelo a bollore costante.
Eliminate le foglie esterne della verza e lavate il resto.
Poi tagliate la verza a julienne e la zucca già sbucciata a cubetti.
Tritate la cipolla e poi fatela insaporire in un tegame con l'Extra Vergine di Oliva.
Aggiungete il farro al tegame con l'olio, dopo averlo sciacquato ben bene sotto il getto dell'acqua.
Fate tostare leggermente il farro e poi unite la zucca, la verza e anche la carota a pezzetti.
Aggiustate di sale e pepe e poi coprite il tutto con il brodo vegetale.
Fate cuocere su fiamma dolce col coperchio, mescolando di tanto in tanto.
Servite il farro con verza e zucca ben caldo, magari con un filo di Extra Vergine al piatto.
Buon appetito!
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Preparate un brodo vegetale e tenetelo a bollore costante.
Eliminate le foglie esterne della verza e lavate il resto.
Poi tagliate la verza a julienne e la zucca già sbucciata a cubetti.
Tritate la cipolla e poi fatela insaporire in un tegame con l'Extra Vergine di Oliva.
Aggiungete il farro al tegame con l'olio, dopo averlo sciacquato ben bene sotto il getto dell'acqua.
Fate tostare leggermente il farro e poi unite la zucca, la verza e anche la carota a pezzetti.
Aggiustate di sale e pepe e poi coprite il tutto con il brodo vegetale.
Fate cuocere su fiamma dolce col coperchio, mescolando di tanto in tanto.
Servite il farro con verza e zucca ben caldo, magari con un filo di Extra Vergine al piatto.
Buon appetito!
Il farro con verza e zucca è un piatto unico davvero molto delizioso e nutriente. In questa stagione è buona regola assumere più vitamine e fibre per rinforzare il sistema immunitario e non solo, anche per aiutare l’intestino a lavorare bene. Quindi, questa minestra, oltre a essere buonissima e facile da preparare, è anche un vero toccasana. Per condire il tutto, ho utilizzato il mio balsamo benefico per eccellenza, l’Extra Vergine di Oliva Terre Rosse dell’Azienda Agraria Hispellum. E che sapore 😉
Tra l’altro, è ufficiale la notizia che, dopo due anni di ricerche, grazie all’intuito e al genio di Alberto Angela e, grazie al Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli e il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli), la bottiglia ritrovata nel deposito del MANN, dallo stesso Angela, in occasione delle riprese di “Una notte a Pompei”, contiene l’olio di oliva più antico del mondo. La bottiglia, recuperata nel 1820, in piena età Borbonica, era stata trovata accanto a una forma di pane
Una emozione unica e indescrivibile sapere che, nella cucina di un antico pompeiano c’era lo stesso ingrediente che, quotidianamente, utilizziamo anche noi. Evviva l’Extra Vergine di Oliva che accompagna la nostra Storia da sempre!